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Che cos’è il malocchio?

Per prima cosa occorre capire e sapere cos’è esattamente il malocchio.

 Letteralmente la definizione più comune è quella di “nuocere attraverso lo sguardo”: una sorte di “energia negativa” che una persona, forte psichicamente, riesce a convogliare verso un altra persona più debole per motivi di gelosia, di invidia, di odio, di rancore.

Esistono soggetti che, consciamente o inconsciamente, deliberatamente o involontariamente, sono in grado di indirizzare questa “energia negativa” su una “vittima”.

 Per farci un idea possiamo immaginare una calamita e l’effetto che ottiene la stessa sulla limatura di ferro, ma al contrario, nel senso che la limatura di ferro, guidata dal fascio magnetico della calamita venga sospinto, derezionato, convogliato verso una persona.

E’ un flusso di energia, in pratica, scatenato, come detto in precedenza, da “sentimenti” quali l’odio, la gelosia, l’invidia, il rancore.

Questi ultimi sono oltre le cause scatenanti anche i catalizzatori attraverso i quali questa energia viene attivata e opera. Possiamo anche immaginare che sia un primo, elementare, stadio di un incantesimo vero e proprio.

E’ frequente sentire che taluni, per difendersi dal malocchio, usino oggetti a punta come cornetti, corna, forbici, puntali. Questo perché essendo il malocchio principalmente una “fascio di energia” si tenta, come un parafulmine, di attrarne il flusso evitando che si scarichi sulla persona su cui è diretto.

Basta pensare che in alcune case,soprattutto del sud Italia, è ancora invalso l’uso di tenere dietro l’uscio di casa, forbici aperte, cornetti d’argento ecc.

L’altro aspetto da considerare è quello dell’importanza di “riconoscerlo”: non basta un semplice periodo sfortunato per decretare che si è stati colpiti da malocchio.

Occorre riconoscere i “segni”, i “sintomi” tipici che vanno da mal di testa frequenti e inspiegabili, agitazione, irrequietezza, insonnia, stanchezza senza motivo, a disavventure, mal riuscita di affari, di esami, perdite improvvise, fino a una serie di incidenti che  volte sembrano essere inspiegabili e ripetuti a breve distanza.

Ovviamente, onde evitare inutili quanto dannosi allarmismi, va detto che quasi sempre il soggetto colpito “sente” che qualcosa non va, che è stato colpito da qualcosa dal quale pare sia impossibile liberarsi. E’ proprio quella sensazione, per niente generica, di sentirsi colpiti, non da una normale sfortuna, ma da qualcosa che ci fa sentire tutto a un tratto incapaci, inservibili, inutili, sfortunati, vittime di qualcosa che non riusciamo a definire.

Scatta a quel punto un campanello d’allarme: subito dopo si cerca di individuare il perché, chi è l’artefice e si cercano i sistemi per difendersi e annientarlo.

Va fatta a questo punto una precisazione importante: non va confuso il malocchio con laietatturaLa iettatura, pur avendo caratteristiche simili, è tutta un’altra cosa.

Ci sono persone, che usiamo definire iettatori, che “irradiano” intorno a loro un’energia negativa tale da investire le persone con cui hanno contatti in qualche modo.

Sono delle sorti di “motorini” di negatività che irradiano tutto intorno ad essi, colpendo, a preferenza, quei soggetti che noi definiamo “spugna” ossia soggetti particolarmente predisposti a “captare” queste onde d’urto di negatività.

Il malocchio invece scaturisce da un sentimento: l’invidia verso una persona che convoglia il flusso di negatività verso la vittima. E quando più intensa e duratura sarà l’invidia tanto più energia si scaricherà sul malcapitato. Il malcapitato viene avvolto come in una spiece di bolla di sapone che lo circonda in tutta la sua persona, spesso interferendo anche nei rapporti con gli altri.

Ad esempio spesso il soggetto colpito perde amicizie, risulterà antipatico a tutti,sembrerà che tutti ce l’hanno con lui o lo eviteranno come la peste.

Il malcapitato, così colpito, sarà insicuro e finirà puntualmente per fare passi sbagliati, grossolani errori negli affari, ad accusare svogliatezza, apatia, a sentire le energie affievolirsi.

In alcune zone sono in uso “tradizioni” per rivelare e scongiurare il malocchio: c’è chi usa un piatto d’acqua e alcune gocce di olio, in altre zone invece si usa sputare sulla cenere che si fa galleggiare su un paiolo ripieno d’acqua (particolarmente in Sardegna), in altri luoghi si compiono strani rituali accompagnati da gesti arcaici e formule incomprensibili, si dice, tramandati da secoli.

Ma a questi sistemi preferiamo quelli sicuri e di totale efficacia.

Per prima cosa si evitino accuratamente queste pratiche, spesso legate a credenze popolari locali e prive di un vero valore.

Se si ha il dubbio, o la certezza, di essere stati colpiti da malocchio occorre sapere che esiste un antica Orazione, la famosa Orazione di S.Cipriano, efficacissima in questi casi.

E’ abbastanza lunga ma vale la pena.

In genere la si recita per 9 giorni consecutivi: è consigliabile munirsi, portandolo addosso,un piccolo oggetto religioso benedetto, come un Crocefisso, particolarmente quello di S.Benedetto o una medaglietta (ottima la Medaglia Miracolosa o la Medaglia di S.Anastasia).

 

Altra cosa da fare è farsi benedire da un sacerdote una bottiglia di acqua da bersi ogni giorno per un certo periodo.

Questo perché anche nel malocchio entrano in gioco delle “forze” negative, delle entità che diventano e sono i canali attraverso i quali si convoglia quell’energia negativa che scaturisce da sentimenti negativi come invidia, rancore, gelosia o odio.

Questi sentimenti negativi infatti attirano, come le mosche sul miele, queste “entità negative” che provvedono a convogliare questa energia sui malcapitati bersagli.

Una cosa è certa: dal malocchio ci si libera. A volte in pochi giorni, altre volte con più tempo.

Anche se occorre ricordare che è sempre meglio “rimuovere” le cause: se si ha il sospetto su una persona che si pensa abbia particolare invidia o gelosia o rancore verso di noi, la miglior cosa, senza ovviamente palesare i nostri sospetti, è quella di cercare di “rimuovere” i motivi e le cause di questi sentimenti nei nostri confronti.

Se avete notato in voi qualsiasi sintomo del malocchio e non siete sicuri di poter eliminarlo da soli, è meglio rivolgersi agli specialisti. 

Intuizia